Descrizione

Comune di pianura, di probabili origini antiche, la cui popolazione si dedica ad attività sia agricole che industriali. I bicinicchesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località Cuccana, Felettis e Gris. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante, è interessato dal fenomeno dell’espansione edilizia, che però non ne ha modificato l’originario aspetto rurale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto Reale, raffigura, in campo azzurro, una pianta di gelso verde munita di bacche d’oro, poggiata su una campagna verde e accostata, in un cantone dello scudo, da una spiga dorata.

Comune di pianura, di probabili origini antiche, la cui popolazione si dedica ad attività sia agricole che industriali. I bicinicchesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località Cuccana, Felettis e Gris. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante, è interessato dal fenomeno dell’espansione edilizia, che però non ne ha modificato l’originario aspetto rurale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto Reale, raffigura, in campo azzurro, una pianta di gelso verde munita di bacche d’oro, poggiata su una campagna verde e accostata, in un cantone dello scudo, da una spiga dorata.

Storia

Non si hanno notizie precise sulle sue più antiche vicende, anche se l’etimologia del toponimo, che deriva probabilmente dal nome latino di persona BECCINIUS, con l’aggiunta del suffisso –ICUS, indicante appartenenza, lascia supporre l’origine romana del borgo, chiamato nel corso del Medioevo Bicinis, Picinico e Bizinico. La località più ricca di storia è Gris, il cui nome parrebbe derivare dal termine germanico “griez”, che significa ‘ghiaia’, in riferimento alla natura poco fertile del terreno. Ceduta insieme ad altre terre, nella seconda metà del XII secolo, da Alrico di Attems al patriarca Ulrico, passò in seguito sotto la giurisdizione della pieve di Lavariano, come risulta da un documento della fine del Duecento. Agli inizi del XV secolo entrò a far parte delle proprietà dei signori di Castello e Tarcento. La storia successiva all’avvento della dominazione veneziana ha seguito quella dei territori circostanti che, occupati dagli austriaci dopo il declino della Serenissima, nel 1797, parteciparono attivamente ai moti risorgimentali e vennero annessi all’Italia nel 1866. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre alla parrocchiale del capoluogo comunale e a quelle delle altre località, merita di essere menzionata la chiesetta di Sant’Andrea, a Gris; citata già in uno scritto dell’inizio del XVII secolo, ha i lineamenti esterni molto semplici e l’interno di straordinaria bellezza, con pareti ricche di affreschi, raffiguranti storie di Santi e scene della Bibbia.

Non si hanno notizie precise sulle sue più antiche vicende, anche se l’etimologia del toponimo, che deriva probabilmente dal nome latino di persona BECCINIUS, con l’aggiunta del suffisso –ICUS, indicante appartenenza, lascia supporre l’origine romana del borgo, chiamato nel corso del Medioevo Bicinis, Picinico e Bizinico. La località più ricca di storia è Gris, il cui nome parrebbe derivare dal termine germanico “griez”, che significa ‘ghiaia’, in riferimento alla natura poco fertile del terreno. Ceduta insieme ad altre terre, nella seconda metà del XII secolo, da Alrico di Attems al patriarca Ulrico, passò in seguito sotto la giurisdizione della pieve di Lavariano, come risulta da un documento della fine del Duecento. Agli inizi del XV secolo entrò a far parte delle proprietà dei signori di Castello e Tarcento. La storia successiva all’avvento della dominazione veneziana ha seguito quella dei territori circostanti che, occupati dagli austriaci dopo il declino della Serenissima, nel 1797, parteciparono attivamente ai moti risorgimentali e vennero annessi all’Italia nel 1866. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre alla parrocchiale del capoluogo comunale e a quelle delle altre località, merita di essere menzionata la chiesetta di Sant’Andrea, a Gris; citata già in uno scritto dell’inizio del XVII secolo, ha i lineamenti esterni molto semplici e l’interno di straordinaria bellezza, con pareti ricche di affreschi, raffiguranti storie di Santi e scene della Bibbia.

Economia

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all’ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, non essendovi sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Trattandosi di una zona fondamentalmente rurale, l’economia locale è ancora in gran parte legata all’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, frutteti e vigneti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, equini, caprini e avicoli. Non mancano, tuttavia, alcune iniziative industriali nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, del legno, della produzione di mobili nonché della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi. Più modesta è la presenza del terziario, che si compone della rete distributiva (di piccole dimensioni ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi amministrativi e scolastici. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di particolare rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico, mentre per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all’ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, non essendovi sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Trattandosi di una zona fondamentalmente rurale, l’economia locale è ancora in gran parte legata all’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, frutteti e vigneti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, equini, caprini e avicoli. Non mancano, tuttavia, alcune iniziative industriali nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, del legno, della produzione di mobili nonché della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi. Più modesta è la presenza del terziario, che si compone della rete distributiva (di piccole dimensioni ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi amministrativi e scolastici. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di particolare rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico, mentre per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, per la mancanza di particolari attrattive dal punto di vista paesaggistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o culturali degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, per la mancanza di particolari attrattive dal punto di vista paesaggistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o culturali degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Località

Cuccana, Felettis, Gris

Cuccana, Felettis, Gris

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bicinicco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.